Settimo Incontro di catechesi per Adulti
SETTIMO INCONTRO CATECHESI ADULTI
“La Virtù Teologale della Fede”/5
Taiedo 23.V.2021
Ci accingiamo a scoprire, oggi nella catechesi, la storia del Simbolo della Fede per poi inoltrarci nella spiegazione dei singoli articoli (cioè delle singole frasi con cui è formato il simbolo stesso).
Avevamo già detto come “la parola greca symblon indicava la metà di un oggetto spezzato (per esempio un sigillo) che veniva presentato come un segno di riconoscimento. Le parti rotte venivano ricomposte per verificare l’identità di chi le portava. Il Simbolo della fede è quindi un segno di riconoscimento e di comunione tra i credenti. Symbolon passò poi a significare raccolta, collezione o sommario. Il Simbolo della fede è la raccolta delle principali verità della fede. Da qui deriva il fatto che esso costituisce il primo e fondamentale punto di riferimento della catechesi”[1].
La prima professione di fede si fa al momento del Battesimo. Il Simbolo della fede è innanzi tutto il Simbolo battesimale. Poichè il Battesimo viene dato nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito[2] le verità di fede professate al momento del Battesimo sono articolate in base al loro riferimento alle tre Persone della Santa Trinità[3].
Il Simbolo è quindi diviso in tre parti: La prima è consacrata allo studio di Dio Padre e dell`opera mirabile della creazione; la seconda allo studio di Gesù Cristo e del mistero della redenzione; la terza allo studio dello Spirito Santo, principio e sorgente della nostra santificazione. Sono questi i tre capitoli del nostro sigillo [battesimale][4].
Nel corso dei secoli si sono avute numerose professioni o simboli della fede, in risposta ai bisogni delle diverse epoche: i Simboli delle varie Chiese apostoliche e antiche, il Simbolo Quicumque, detto di sant`Atanasio, le professioni di fede di certi Concili (di Toledo; Lateranense; di Lione; di Trento ), o di alcuni Sommi Pontefici, come: la fides Damasi o Il Credo del popolo di Dio di Paolo VI (1968)[5].
Il Simbolo degli Apostoli, così chiamato perchè a buon diritto è ritenuto il riassunto fedele della fede degli Apostoli.E’ l`antico Simbolo battesimale della Chiesa di Roma. La sua grande autorità gli deriva da questo fatto: è il Simbolo accolto dalla Chiesa di Roma, dove ebbe la sua sede Pietro, il primo tra gli Apostoli, e dove egli portò l`espressione della fede comune.
Il Simbolo detto niceno-costantinopolitano, il quale trae la sua grande autorità dal fatto di essere frutto dei primi due Concili Ecumenici (325 e 381).è tuttora comune a tutte le grandi Chiese dell`Oriente e dell`Occidente[6].
[1] CCC n. 188.
[2] Cf Rm 10,9; 1 Cor 15,3-5; ecc.
[3] CCC n. 189.
[4] CCC n. 190.
[5] CCC n. 192.
[6] CCC nn. 194-195.