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Pubblichiamo la testimanianza della sig.ra Pina di Villotta che ha vissuto l'esperienza tosta della sala di rianimazione a causa del Covid-19.
Con queste righe scritte ci immergiamo anche noi in questa esperienza di finitudine, limite, mancanza di respiro, ma anche di fede, generosità e vicinanza. Buona lettura e grazie alla sig.ra Pina di aver condiviso con noi questa esperienza.
Pubblichiamo il bilancio della Parrocchia "San Liberale e San Bartolomeo apostolo" del 2020 di Villotta - Basedo.
QUINTO INCONTRO CATECHESI ADULTI
“La Virtù Teologale della Fede”/3
Taiedo 21.III.2021
Abbiamo visto, attraverso il Catechismo per Adulti[1], come la Fede necessiti della nostra adesione totale e di affidamento per poter essere accolta e fatta fruttificare. Ora nel fare un passo in avanti affermiamo come la fede «è una decisione personale, ma nessuno può darsi la fede da solo. La riceviamo da altri e la trasmettiamo ad altri; gli altri sostengono noi e noi sosteniamo gli altri. Non è possibile essere cristiani senza la comunità cristiana»[2].
Da ciò che abbiamo detto fino ad ora emergono alcune sfumature importanti:
Comprendiamo, allora, come il vivere la fede personale e comunitaria necessiti di essere professata assieme. “La fede è comunitaria e la comunità è madre e maestra dei credenti. Per condividere la fede e professarla insieme, occorre un linguaggio comune, sono praticamente indispensabili anche le formule fisse”[3]. Quest’ultime esistevano già nell’Antico Testamento[4]. Alle volte sembra che per attirare persona nuove alla fede dobbiamo “inventare” cose nuove, col rischio e senza capire che, facendo così, non rientriamo più nella Comunità, ma ci distacchiamo. Questo perché? Perché non parleremo più uno stesso linguaggio. Ricordate cosa successe poi a Babale[5]? Che non ci si comprendeva più ed ognuno se ne andò per la sua strada, ma lo Spirito Santo è per la Comunione, non per divisione! “Ben presto le verità rivelate sono state raccolte in un sommario chiamato Simbolo della Fede, perché servissero come segno di riconoscimento di ogni cristiano e di appartenenza alla Chiesa”[6].
Nel prossimo incontro ci soffermeremo ad analizzare e scoprire il Simbolo della fede.
Pubblichiamo il bilancio della Parrocchia "Sant'Andrea e san Giuliano" del 2020 di Taiedo-Torrate.
Pubblichiamo il bilancio della Parrocchia "San Giorgio martire - san Giuliano" del 2020 di Chions - Panigai.
QUARTO INCONTRO CATECHESI ADULTI
“La Virtù Teologale della Fede”/2
Taiedo 21.II.2021
Dopo questa lunga pausa andiamo a fare il punto della strada percorsa. Abbiamo visto come la virtù sia un modo di agire costante (abituale) rivolta a compiere il bene, allenando la nostra libertà a scegliere il Bene che ci viene dato da Dio sapendo accettare anche i nostri limiti nel fare questo e nell’offrirlo agli altri. Inoltre, abbiamo visto come le virtù teologali siano doni offerti direttamente da Dio a noi, per poter meglio vivere come discepoli e per interagire e sentirsi uniti a Lui. Guardando ai doni della fede, speranza e carità ci eravamo soffermati sulla Fede, la quale ci permette, per prima cosa, di riconoscere Gesù come Figlio di Dio ed istaurare un rapporto personale con Lui. Quando entriamo nella panoramica della Fede, essa ci porta ad andare in profondità e a vedere come ci siano diversi significati che vanno a completare il primo che avevamo visto. Un ulteriore significato della virtù teologale della fede che scopriamo oggi è la necessità di una adesione totale e di affidamento all’autorivelazione di Dio nella storia[1]. Nel catechismo per adulti[2] troviamo le tappe di quanto detto sopra: adesione totale; affidamento; assenso; dono di Dio; decisione responsabile; esperienza nuova. Di seguito riportiamo il testo integrale.
Adesione totale [86] Dio si rivela e si dona in una storia intessuta di parole e avvenimenti. L’uomo lo accoglie liberamente, impegnando tutto se stesso, intelligenza, volontà e cuore, affidando a lui il proprio futuro, assentendo alla verità da lui comunicata. Questa adesione così piena e coinvolgente trascende il comune senso religioso e si chiama fede. |
Affidamento [87] La fede è atteggiamento esistenziale: ci dà la convinzione di essere amati, ci libera dalla solitudine e dall’angoscia del nulla, ci dispone ad accettare noi stessi e ad amare gli altri, ci dà il coraggio di sfidare l’ignoto. Ecco come si presenta in alcune figure emblematiche. Abramo, il padre dei credenti, «ebbe fede sperando contro ogni speranza» (Rm 4,18); si fidò di Dio e delle sue promesse; lasciò la propria patria e la propria parentela; affrontò, lui vecchio e senza figli, un lungo viaggio «senza sapere dove andava» (Eb 11,8), per poter ricevere dal Signore una nuova terra e una numerosa discendenza. La sua figura esprime e sintetizza la fede del popolo di Dio: «Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia» (Gen 15,6). La Vergine Maria, colei che è beata perché ha creduto nel modo più puro e totale, all’annuncio dell’angelo uscì dal suo piccolo mondo di promessa sposa, aprendosi al progetto di Dio: «Eccomi, sono la serva del Signore» (Lc 1,38). Divenuta madre del Messia, avanzò nell’oscurità della fede fino al dramma angoscioso del Calvario. I due discepoli di Giovanni Battista, che videro passare Gesù, gli andarono dietro, fecero amicizia con lui, corsero ad annunciarlo ad altri, iniziarono una nuova esistenza |
[88] Credere è aprirsi, uscire da se stessi, fidarsi, obbedire, rischiare, mettersi in cammino verso le cose «che non si vedono» (Eb 11,1), andare dietro a Gesù «autore e perfezionatore della fede» (Eb 12,2). È assumere un atteggiamento di accoglienza operosa, che consente a Dio di fare storia insieme a noi, al di là delle umane possibilità. |
Assenso [89] Allo stesso tempo la fede è assenso a un contenuto dottrinale. È conforme alla nostra dignità dar credito alle dichiarazioni e alle promesse di persone oneste; a maggior ragione si deve dar credito a quelle di Dio, che è la veracità stessa. Affidarsi a Dio significa aderire fermamente al suo messaggio, alla dottrina da lui rivelata e proposta autorevolmente in suo nome dalla Chiesa. La fede non è vago sentimento, né solo un impegno pratico; ha un contenuto di verità, che il credente deve conoscere sempre meglio |
Dono di Dio [90] La fede è un dono o una scelta? Quando Paolo venne a portare il vangelo in Europa, nella città di Filippi «c’era ad ascoltare anche una donna di nome Lidia... e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo» (At 16,14). Non basta l’annuncio esteriore a suscitare la fede; occorre anche una illuminazione interiore. Già l’Antico Testamento aveva chiara consapevolezza che la fede è frutto di una iniziativa di Dio: «Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti... Riconoscete dunque che il Signore vostro Dio è Dio, il Dio fedele» (Dt 7,79). Gesù stesso ha dichiarato pubblicamente: «Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre che mi ha mandato» (Gv 6,44). La fede è dono dello Spirito Santo, che la previene, la suscita, la sostiene, l’aiuta a crescere. È lui che illumina l’intelligenza, attrae la volontà, rivolge il cuore a Dio, facendo accettare con gioia e comprendere sempre meglio la rivelazione storica di Cristo, senza aggiungere ad essa nulla di estraneo |
[91] Qualcuno potrebbe pensare: se la fede è un dono, forse io non l’ho ricevuto ed è per questo che non credo. C’è da dire, anzitutto, che i confini tra fede e incredulità nel cuore delle persone non sono ben marcati, un po’ come in quell’uomo che diceva a Gesù: «Credo, aiutami nella mia incredulità» (Mc 9,24). I credenti sono tentati di non credere e i non credenti sono tentati di credere. Qualcuno pensa di non credere e invece crede, almeno a livello di disponibilità e adesione implicita; altri pensano di credere e invece danno soltanto un’adesione teorica, senza vita. |
Decisione responsabile [92] La fede è una scelta responsabile e ragionevole. Da una parte prende avvio da un’adesione ragionevole alla rivelazione; dall’altra schiude alla ragione l’orizzonte di una comprensione più profonda della realtà, perché il mistero, anche se rimane in se stesso oscuro, illumina e dà significato e valore a tutto. La fede va oltre la ragione; ma la conoscenza «genera, nutre, difende e fortifica» la fede. Non per nulla Gesù faceva spesso appello all’intelligenza dei suoi ascoltatori. È opinione abbastanza diffusa che la fede sia un atteggiamento immaturo e una rinuncia a pensare: se si vuol credere - si dice -, non bisogna fare troppe domande. Non si può negare che a volte il comportamento dei credenti possa dare adito a questa impressione. Ma di per sé la fede cristiana è apertura coraggiosa e sottomissione incondizionata alla verità e pertanto costituisce lo spazio vitale più adatto per lo sviluppo della ricerca razionale e del senso critico. Esige solo la rinuncia, anch’essa ragionevole, alla pretesa di capire tutto. |
Esperienza nuova [93] Agli occhi del credente la vita si illumina di nuovo significato e appare pienamente degna di essere vissuta. Cristo «rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente l’uomo all’uomo e gli fa nota la sua altissima vocazione». Ogni persona acquista valore assoluto, in quanto è chiamata alla comunione con Dio nell’eternità. Ogni dimensione della persona - spirito, corpo, famiglia, società, cultura, lavoro - si mostra nella sua autenticità, orientata allo sviluppo integrale. La fede «opera per mezzo della carità» (Gal 5,6); non solo manifesta il senso delle cose, ma dà la forza di attuarlo. Il cristiano, mentre anela alla perfezione definitiva oltre la storia, sperimenta già nella vita presente un anticipo di essa, si sente risanato o almeno in via di guarigione, assapora la bellezza di vivere, anche nella fatica e nella sofferenza. Mentre pregusta nella speranza la salvezza eterna, ne pone i segni nella città terrena: libertà, giustizia, solidarietà, sobrio benessere nel rispetto della natura, pace. «Chiunque segue Cristo, l’uomo perfetto, si fa anche lui più uomo»; scopre di essere infinitamente amato e di poter egli stesso amare sempre più. |
Abbiamo fatto un altro passo di comprensione di cos’è la fede e di come essa necessiti di essere accolta, creduta, vissuta e di come necessariamente ci faccia vivere un’esperienza nuova della nostra vita.
- Martedì Spirituale: ogni martedì alle 20,30 nel canale youtube UPCHIONS
(momento di lectio ed accostamento alla Parola di Dio attraverso le sette parole di Gesù in Croce)
- Via Crucis: ogni venerdì alle 15,00 a Taiedo e alle 20,00 a Chions e Villotta.
- "Carrello della Provvidenza": in ogni chiesa è sita una cesta ove portare, chi desidera, cibo a lunga conservazione che provvederemo a distribuire a chi ne abbia bisogno. Alla Crai-Nives di Chions potrete trovare il cesto ove lasciare gli alimenti indicati man mano nelle Voci. Ringraziamo fin da ora chi compirà questo gesto di carità.
PARROCCHIA "SAN LIBERALE E SAN BARTOLOMEO AP."
VILLOTTA-BASEDO
OGGETTO: Decreto Legge 34/2019 convertito dalla Legge 58/2019 all’art. 35 che ha
modificato l’art. 1 della Legge 124/2017, obbligo di pubblicità richiesti ai percettori di
sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere
generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria, di cui hanno beneficiato nel
precedente esercizio finanziario, erogate da Pubbliche Amministrazioni, centrali e locali,
comprese le Camere di Commercio e le Agenzie o da enti pubblici economici, società
controllate da pubbliche amministrazioni e le società a partecipazione pubblica.
ANNO 2020
18/03/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – contributo per sezione primavera € 13.440,00
14/04/2020 Comune di Chions – 2. acconto anno scol. 2019/20 € 13.365,00
28/04/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – L.R. 13_2018 anticipazioni di cassa scuole materne € 17.036,77
21/05/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – L.R. 13_2018 contributo per scuole materne € 11.497,46
29/05/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – contributo sezione primavera € 5.760,00
08/07/2020 MIUR – contributo disabili per scuole materne € 2.163,13
08/07/2020 MIUR – contributo disabili per scuole materne € 1.637,59
10/07/2020 MIUR – contributo per scuole materne € 43.091,15
23/07/2020 MIUR – D.M. 26/03/2020 contributo scuole materne emerg. Covid € 272,08
04/11/2020 MIUR – D.M. 26/03/2020 contributo scuole materne emerg. Covid € 153,09
10/11/2020 MIUR – D.M. 08/09/2020 n. 119 contributo scuole materne emerg. Covid € 8.281,58
16/11/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – L.R. 13_2018 contributo per scuole materne € 2.613,06
25/11/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – L.R. 13_2018 rimborso anticipazione di cassa € - 17.036,77
07/12/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – L.R. 13_2018 contributo POF € 1.632,98
10/12/2020 Comune di Chions – Liquidazione anno scol. 2019/2020 €13.320,00
22/12/2020 MIUR – D.M. 08/09/2020 n. 119 contributo scuole materne emerg. Covid € 2.004,86
Data 25/02/2020
PARROCCHIA DI SAN GIORGIO MARTIRE
Via San Giorgio, 27
33083 CHIONS (PN)
TEL 0434648138
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OGGETTO: Decreto Legge 34/2019 convertito dalla Legge 58/2019 all’art. 35 che ha
modificato l’art. 1 della Legge 124/2017, obbligo di pubblicità richiesti ai percettori di
sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere
generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria, di cui hanno beneficiato nel
precedente esercizio finanziario, erogate da Pubbliche Amministrazioni, centrali e locali,
comprese le Camere di Commercio e le Agenzie o da enti pubblici economici, società
controllate da pubbliche amministrazioni e le società a partecipazione pubblica.
ANNO 2020
17/03/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – contributo per sezione primavera € 13.440,00
14/04/2020 Comune di Chions – liquidazione anno scol. 2019/20 € 15.315,00
27/04/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – contributo per scuole materne
L.R. 2005 € 21.569,60
20/05/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – contributo per scuole materne
L.R. 2005 € 16.676,44
28/05/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – contributo sezione primavera € 7.776,00
10/07/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – contributo per scuole materne
L.R. 2005 € 43.091,15
23/07/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – D.M. 26 marzo 2020 € 324,15
08/09/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – contributo per lavori di restauro e
consolidamento campanile – L.R. 20/1983 art. 7ter L.R. 53/85
€ 20.000,00
11/09/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – D.L. 34/2020 € 2.338,00
04/11/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – D.L. 34/2020 € 215,76
10/11/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – D.M. 08/09/20 € 11.650,95
13/11/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – contributo per scuole materne
L.R. 2005 € 3.790,10
26/11/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – contributo per scuole materne
L.R. 2005 Rimborso anticipazione di cassa € -21.569,60
04/12/2020 Regione Friuli Venezia Giulia -Progetto musica € 1.766,19
07/12/2020 Comune di Chions – Punti Verdi € 5.991,22
10/12/2020 Comune di Chions – Acconto anno scol. 2020/21 €21.860,00
14/12/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – contributo sezione primavera €9.072,00
22/12/2020 Regione Friuli Venezia Giulia – D.M. 119/20 € 2.004,86
Data 25/02/2020
Don Luca Buzziol
Parroco Pro Tempore
CALENDARIO BATTESIMI 2021
Unità Pastorale Chions – Villotta - Taiedo
Data battesimo | Luogo |
07 FEBBRAIO 2021 | CHIONS |
14 FEBBRAIO 2021 | VILLOTTA |
21 FEBBRAIO 2021 | TAIEDO |
Incontro di preparazione martedì 26 gennaio 2021 ore 20.30 |
Data battesimo | Luogo |
11 APRILE 2021 | VILLOTTA |
18 APRILE 2021 | CHIONS |
25 APRILE 2021 | TAIEDO |
Incontro di preparazione martedì 6 aprile 2021 ore 20.30 |
Data battesimo | Luogo |
06 GIUGNO 2021 | CHIONS |
13 GIUGNO 2021 | TAIEDO |
20 GIUGNO 2021 | VILLOTTA |
Incontro di preparazione martedì 25 maggio 2021 ore 20.30 |
Data battesimo | Luogo |
10 OTTOBRE 2021 | VILLOTTA |
17 OTTOBRE 2021 | TAIEDO |
24 OTTOBRE 2021 | CHIONS |
Incontro di preparazione martedì 5 ottobre 2021 ore 20.30 |
Per informazioni: Don Luca 339 6022778
TERZO INCONTRO CATECHESI ADULTI
“La Virtù Teologale della Fede”/1
Taiedo 20.XII.2020
La scorsa volta abbiamo definito la virtù come «una disposizione abituale e ferma a fare il bene. Essa consente alla persona, non soltanto di compiere atti buoni, ma di dare il meglio di sé. Con tutte le proprie energie sensibili e spirituali la persona virtuosa tende verso il bene; lo ricerca e lo sceglie in azioni concrete»[1]. Tutto questo nella libertà, scegliendo cioè di compiere il bene per avviarsi verso il Bene. Questa libertà che non ha come fine il non aver nessun vincolo e\o legge, ma al contrario, la capacità di accettare il limite proprio dell’uomo e del mondo come creature finite.
Dopo questo breve riassunto, andando poco oltre, nel Catechismo della Chiesa Cattolica, troviamo la definizione delle virtù teologali: fede – speranza – carità. Esse «rendono le facoltà dell’uomo idonee alla partecipazione alla natura divina. Le virtù teologali, infatti si riferiscono direttamente a Dio. Esse dispongono i cristiani a vivere in relazione con la Santissima Trinità. Hanno come origine, causa ed oggetto Dio Uno e Trino»[2]. In sintesi «è un dinamismo di energie che rendono capaci di comunicare personalmente con Dio e di unirsi a Lui»[3].
Come si comprende dalla definizione del Catechismo entriamo in un ambito spirituale-filosofico che necessità di essere declinato nella realtà e concretezza della vita. Sennò rischiamo di parlare in astratto, ma le virtù teologali non sono utopie o concetti, ma doni di Dio che ci aiutano ad avvicinarci a Lui nel mistero immenso della relazione di comunione d’amore della Santissima Trinità. Riscoprire le virtù teologali significa riscoprire il principio di attrazione verso Dio. Quasi come una calamita che ci porta dinnanzi al Signore. Proviamo a compiere un passo in avanti e andiamo a scoprire la prima: la virtù teologale della fede.
Per parlare della Fede è necessario chiarirla. «Con la sua rivelazione, «Dio invisibile nel suo immenso amore parla agli uomini come ad amici e si intrattiene con essi per invitarli ed ammetterli alla comunione con sé». La risposta adeguata a questo invito è la fede. Con la fede l'uomo sottomette pienamente a Dio la propria intelligenza e la propria volontà. Con tutto il suo essere l'uomo dà il proprio assenso a Dio rivelatore. La Sacra Scrittura chiama «obbedienza della fede» questa risposta dell'uomo a Dio che rivela»[4].
La fede nasce da Dio e raggiunge l’uomo che ha necessità di aderirvi per poterla comprendere. È un circolo virtuoso in cui intelletto-fiducia; ragione-fede si intrecciano quasi in una danza che porta a credere nel Dio che si rivela e desidera «auto comunicarsi» a noi.
Innanzitutto la Fede è grazia: «Quando san Pietro confessa che Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio vivente, Gesù gli dice: « Né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli » (Mt 16,17). 184 La fede è un dono di Dio, una virtù soprannaturale da lui infusa. «Perché si possa prestare questa fede, è necessaria la grazia di Dio che previene e soccorre, e gli aiuti interiori dello Spirito Santo, il quale muova il cuore e lo rivolga a Dio, apra gli occhi della mente, e dia "a tutti dolcezza nel consentire e nel credere alla verità"»[5].
Dopodiché la Fede è anche un atto umano: «È impossibile credere senza la grazia e gli aiuti interiori dello Spirito Santo. Non è però meno vero che credere è un atto autenticamente umano. Non è contrario né alla libertà né all'intelligenza dell'uomo far credito a Dio e aderire alle verità da lui rivelate. Anche nelle relazioni umane non è contrario alla nostra dignità credere a ciò che altre persone ci dicono di sé e delle loro intenzioni, e far credito alle loro promesse (come, per esempio, quando un uomo e una donna si sposano), per entrare così in reciproca comunione. Conseguentemente, ancor meno è contrario alla nostra dignità «prestare, con la fede, la piena sottomissione della nostra intelligenza e della nostra volontà a Dio quando si rivela » 186 ed entrare in tal modo in intima comunione con lui.
Nella fede, l'intelligenza e la volontà umane cooperano con la grazia divina: “Credere est actus intellectus assentientis veritati divinae ex imperio voluntatis a Deo motae per gratiam – Credere è un atto dell'intelletto che, sotto la spinta della volontà mossa da Dio per mezzo della grazia, dà il proprio consenso alla verità divina”»[6].
Nella prossima catechesi andremo ancora più in profondità nel discorso della fede e di come essa sia virtù di Dio data a noi.